Pierre Paulin
Pierre Paulin è considerato il designer che ha saputo meglio interpretare il cambiamento degli anni Sessanta e Settanta con arredi eclettici e scultorei. Nato a Parigi nel 1927 da padre francese e madre svizzero-tedesca, si trasferì prima a Vallaurius, dove lavorò come ceramista per poi recarsi in Borgogna dove si specializzò come scultore di pietre. In seguito frequentò l’Ecole Camondo a Parigi dove si laureò nel 1950. La sua carriera da designer iniziò con la formazione sotto l’artista parigino Marcel Gascion, il quale lo introdusse all’estetica scandinava e ai progettisti americani moderni come Charles e Rey Eames e Florence Knoll. Nel 1958 Pierre iniziò a produrre arredi per l’azienda di mobili Artifort, creando una vasta gamma di sedute realizzate con gusci di legno stampato e rivestite con tessuti elasticizzati. Gli elementi che contraddistinguono il suo design sono le forme morbide, arrotondate e i colori vivaci, prendendo ispirazione da forme naturali come funghi, ostriche e tulipani. Negli anni ’60 progettò diverse tipologie di arredi come la sedia Mushroom (ancora oggi esposta nella collezione permanente del MoMa di New York), la poltrona Ribbon e la composizione Pacha di poltrone e divani.